La mammografia con tomosintesi 3d combina immagini convenzionali acquisite a due dimensioni con immagini tridimensionali multistrato rilevate da una apparecchiatura – la tomosintesi – che, anziché restare statica, ruota intorno al seno della paziente.
Rischi? nessuno: non esiste neanche un ipotetico rischio di radiazioni, perché il mammografo acquisisce direttamente gli strati (3d) e ricostruisce con un algoritmo matematico l’immagine in 2d, per cui la dose finale è simile a quella di una mammografia digitale tradizionale.